Diario di un viaggio a Copenhagen
Autore del diario Giacomo
“Ci sono tante aspettative prima di arrivare a Copenhagen; l’idea delle città scandinave, il mix di tradizione e modernità di cui si sente spesso parlare, così come la sua costante presenza in cima alle classifiche delle cottà con la miglior qualità della vita al mondo. Copenhagen non delude, anzi, forse supera le aspettative di molti.
La città è bellissima, caratterizzata da tantissimi colori, i colori degli edifici tipici danesi, belli nella loro semplicità e nel loro ordine. La posizione dove è stata costruita l’ha resa ancor più meravigliosa, con i suoi canali e il mare, ad accompagnare la vita e i suoi ritmi.
Prevale un senso di tranquillità ma anche un sensazione di mille cose che succedono e posti dove si svolgono eventi, mostre, musei, esposizioni, locali, sono disseminati per la città, che mostra anche il suo lato moderno con i quartieri ricchi di edifici attuali e particolari.
Mi ha molto stupito come sembri tutto a misura d’uomo, a cominciare dall’enorme quantità di biciclette e piste ciclabili situate quasi dappertutto. I danesi utilizzano moltissimo la bicicletta, incuranti del tempo e del cielo spesso uggioso.
Abbiamo visitato il palazzo reale di Amalienborg, i Giardini di Tivoli, il bellissimo e colorato porto di Nyhavn e ovviamente l’iconica Sirenetta, l’immancabile statua simbolo della città. Ma quella che è forse la zona più particolare e unica è Christiania, il quartiere hippy, famosissimo e che attrae ogni giorno persone da tutte le parti del mondo.
Ci sono mille cose da vedere a Copenhagen, ma è l’anima della città stessa che colpisce più di ogni cosa. Una città da fiaba da visitare assolutamente almeno una volta!”