Diario di un viaggio in Uganda
“Arriviamo ad Entebbe di prima mattina. E’ la nostra tappa per il primo giorno. Già dall’aereo vedo la fitta vegetazione che ricopre quest’area dell’Africa. L’Uganda è verde, verdissima, e anche questa cittadina posizionata sulle sponde del Lago Victoria non fa eccezione. Esploro la città per qualche ora, nella sua semplicità fatta di vegetazione tropicale, terra rossastra, colorati mercati locali, perdendomi nel suo caos ordinato, percorrendo la spiaggia dove tante persone locali si ritrovano, giocano e fanno il bagno, tuffandosi nelle acque dolci dell’ immenso lago che mi dà il benvenuto in questo paese unico. Inizia a far buio, mangio un piatto locale chiamato Matoke e rientro in hotel, domani inizia l’avventura.
Siamo partiti di nuovo, direzione Kibale, da qui inizieremo il viaggio tra parchi, foreste e territori naturali selvaggi. Ci troviamo ai piedi delle Montagne della Luna, nella catena montuosa Rwenzori. Il territorio montuoso e le sue pendici ospitano dei parchi naturali incredibili, dove vivono tante diverse specie animali. La nostra guida ci dice che siamo fortunati, avvistiamo tra gli alberi dei leoni arboricoli, a quanto pare una specie che non è così comune riuscire a vedere. Se ne stanno lì, appollaiati sui rami più bassi degli alberi, sembrano riposarsi, noncuranti del nostro passaggio in lontananza. A fare da contorno a queste creature maestose, mille specie di volatili diversissimi tra loro. E’ stata una giornata pazzesca. Con l’immagine ancora vivida dello spettacolo visto oggi, chiudo gli occhi, impaziente di scoprire cosa ci riserverà il prossimo giorno.
Facciamo colazione ed è il momento di iniziare una camminata nel parco. Dopo aver percorso diversi sentieri al seguito delle nostre guide locali, raggiungiamo finalmente la famiglia di scimpanzé che vive in quest’area. Non possiamo avvicinarci troppo ovviamente, ma anche solo osservarli a distanza mi lascia senza fiato. Delle creature così simili ma così diverse da noi… non li avevo mai visti e rimango incantato nel vederli camminare, saltare, interagire tra di loro comunicando con delle espressioni facciali che devo dire a volte sono davvero buffe. Una camminata di un paio d’ore ci riporta alla nostra base.
Ci stiamo trasferendo al Queen Victoria National Park, ed è un tragitto bellissimo, lungo la strada ci sono tanti piccoli villaggi, bellissimi, pittoreschi, le persone locali sono amichevoli e sorridono al nostro passaggio.
La visita al parco è un’altra gemma di questo viaggio. Un safari incredibile che ci porta a vedere le creature meravigliose che lo abitano; vediamo elefanti, bufali, uccelli di ogni tipo e nelle zone d’acqua e fango tantissimi ippopotami. La cornice di questo safari sono dei paesaggi mozzafiato. Rivedo una foto che sono riuscito a scattare e che immortala tutti questi elementi…sembra un quadro, è bellissimo…
In questi giorni abbiamo visitato vari parchi, laghi , fatto safari incredibili e ho scattato foto bellissime che sono sicuro riguarderò in continuazione una volta a casa. Ma è questo penultimo giorno di viaggio che ha in serbo la gemma che più mi impressionerà tra tutte. Le guide ci preparano, sarà una lunga e impegnativa giornata. Camminiamo per diverse ore, siamo oltre i mille metri immersi nella fitta foresta Ugandese, è un bel trekking, non dei più facili, ma finalmente davanti a noi eccolo lì: il primo gorilla! Lo vediamo muoversi lentamente tra gli alberi e seguendolo con lo sguardo ci conduce al resto del gruppo, un’ altra dozzina di gorilla. Sono bellissimi, meravigliosi, sono grandi, forti e forse per questo mi incutono anche un po’ di timore, inizialmente. Le nostre guide ci dicono che sono rimasti solamente poche centinaia di esemplari di questo animale, e mi sento ancora più fortunato a poterli vedere qui, nel loro habitat. Restiamo circa un’ora a osservarli, ma è un’ora che vola per me, passata a bocca aperta ad ammirare uno degli esseri viventi più impressionanti che abbia mai visto. Sono così perso nell’osservarli che mi ricordo di voler scattare qualche foto solo alla fine…
Siamo quasi al termine del viaggio, direzione Entebbe. Ho ancora in mente così fresche tutte le immagini delle meraviglie viste in questi giorni. Penso che con la mente rivivrò quest’avventura in continuazione una volta a casa. E’ stato tutto così incredibile che vorrei invertire la direzione e tornare indietro. Ma un’ aereo ci aspetta…
Mentre dall’alto saluto con lo sguardo l’Uganda , cerco di fare ordine tra i miei pensieri. Ma ce n’è uno che fa molto più rumore di tutti gli altri…”voglio tornare…” e sono sicuro che sarà così…”